Resistere a Scampia

CRONACA DEL NOSTRO PELLEGRINAGGIO IN CAMPANIA

NEL NOME DEL MIO POPOLO NON TACERO'

Questa è la sagrestia della parrocchia di S.Nicola dove è stato assassinato don Peppe Diana mentre alle 7,30 del mattino del 19 marzo 1994,giorno del suo onomastico,si preparava a dire messa.Un killer della camorra lo ha freddato e l'amico che era con lui ha raccolto tra le sue braccia il povero corpo del coraggioso parroco che aveva condannato con durezza le atrocità commesse dalla camorra nel territorio di Casal di Principe.Attento  alle problematiche di un difficile territorio,nel 1991 aveva scritto un documento dal titolo ”Nel nome del mio popolo non tacerò” condiviso da tutti gli altri parroci della zona,nel quale richiamava con forza il ruolo profetico della chiesa nella lotta alla camorra e a tutte le mafie.Il documento conteneva anche una lucida e quanto mai attuale analisi del fenomeno camorristico. La sera di giovedì 16 maggio 2013 la Fraternità Pellegrina Contemplativa ha avuto un caloroso incontro con i fedeli della parrocchia di Don Diana. Nei giorni precedenti grazie a Giovanna che era arrivata prima e nei successivi,abbiamo incontrato e portato solidarietà a tutti i parroci di Casal di Principe.







Venerdì 17 maggio la Fraternità Pellegrina Contemplativa ha visitato il centro di formazione “Hurtado" e la cooperativa “La Roccia”. Quest'ultima produce qualificati oggetti di sartoria e cartotecnica cercando di qualificare tramite la formazione professionale e il lavoro donne disoccupate e giovani a cui viene proposta una valida alternativa alla “strada” ed alle offerte della camorra. Entrambi si trovano nel quartiere napoletano di Scampia,famoso per essere stato in passato un luogo violento e pericoloso,area dove la criminalità e lo spaccio facevano da padroni.Ora la gente sta cercando di far rinascere il quartiere organizzandosi in comitato,esce dalle case non più con il timore di prima e le famose “vele” ormai quasi vuote sono rimaste a spaventoso simbolo di quella che è l'antitesi del buon governo della città..un'immensa colata di cemento e di sporchi affari dove in passato la povera gente è stata confinata  senza alcun servizio.


Napoli galleggia sopra un mare di corruzione ed indifferenza”ci ha detto il fondatore del centro”Hurtado”don Fabrizio Valletti,gesuita che con altri gesuiti porta avanti questa difficile ma interessante impresa.Il ruolo della chiesa e dei credenti non è di risolvere i problemi sostituendosi allo stato ,afferma don Fabrizio,ma di essere lievito nella società,soprattutto nei punti di frattura,realizzando esperienze di buona cittadinanza assieme ad altri cittadini ed istituzioni di buona volontà. Non si tratta solo di missione,ma di nuova evangelizzazione, di cui questa terra ferita ha estremo bisogno.

Il laboratorio di sartoria

Il laboratorio di cartotecnica


il marchio della coop “La Roccia”che ha anche un sito web dove è possibile fare acquisti ed ordinazioni personalizzate



L’incontro con Alex Zanotelli nel quartiere “Sanità” nella sede dell’associazione”Michea”.



Noi in cammino nel quartiere Sanità domenica 19 maggio, verso la sede dell’associazione dove incontreremo Alex Zanotelli che tiene una giornata di riflessione e preghiera ogni terza domenica del mese.
Questo mese era dedicato ad approfondire i capitoli 6,7 ed 8(1-26) del Vangelo di Marco, dedicati alla prima e seconda moltiplicazione dei pani.
Dopo aver letto con attenzione il testo ed approfondito brevemente alcuni aspetti, Alex ci ha divisi in gruppi dandoci quattro domande a cui rispondere:

  1. Hai fede nel gran sogno di Dio? (l’impossibile nella Bibbia)
  2. Percepisci che sei anche tu drogato dall’economia “imperiale”?
  3. Che cosa stai facendo per convertirti?
  4. Accogli tutti alla tua mensa?


La lezione dell’evangelista Marco, dice Zanotelli ,è una grande lezione di economia per i nostri tempi.Gesù non moltiplica ,ma spezza (condivide) e distribuisce.La traduzione “moltiplicazione” è inesatta e fuorviante.Nella condivisione e nella giusta distribuzione delle risorse nessuno è escluso dall’abbondanza,tutti hanno il necessario ed anche di più. Niente viene sprecato e tutto si riutilizza..

L’incontro conviviale si è concluso il pomeriggio con la messa comunitaria.