L'evento voluto per la prima volta, nel lontano 1986, da Giovanni Paolo II e portato avanti da Benedetto XVI, è diventato una commemorazione annuale voluta dalla diocesi di Assisi,Nocera Umbra e Gualdo Tadino che prende sostanza attraverso precisi gesti che aiutano concretamente il cammino di pace nel mondo. Quest'anno l'incontro è stato incentrato su quanto sta accadendo in Terra Santa e in Medio Oriente e sulle possibili vie di dialogo e riflessione.
La Fraternità Pellegrina Contemplativa ha voluto partecipare sia sabato 26,sia domenica 27, con un ramo di ulivo tenuto in mano da ognuno di noi (vedi foto)
SABATO 26 OTTOBRE alle 20.30 presso la Cattedrale di San Rufino, la comunità cristiana diocesana presieduta dal suo vescovo, Mons.Sorrentino,si è ritrovata per una veglia di preghiera e un concerto per la pace (Insieme Vocale Commedia Harmonica, Cantori di Assisi, Cappella Musicale della Basilica di San Francesco).
Questa bella serata che era stata intitolata "DOMANDATE PACE PER GERUSALEMME",ha visto la partecipazione accorata del patriarca di Gerusalemme dei latini,S.B.Fouad Twal che ha lanciato un appello per la tormentata regione sottolineando come gli italiani si siano particolarmente distinti per il dialogo tra le componenti religiose presenti a Gerusalemme.
Sia il Vescovo che il Patriarca hanno sottolineato che la vera pace non nasce da accordi diplomatici,ma scaturisce da una profonda e sincera preghiera comune,come ben avevano sottolineato a suo tempo le straordinarie parole di Papa Giovanni Paolo Secondo pronunciate nella cattedrale di S.Rufino domenica 27 ottobre 1986:” il trovarsi insieme di tanti capi religiosi per pregare è di per sé un invito oggi al mondo a diventare consapevoli che esiste un'altra dimensione della pace e un altro modo di promuoverla che non è il risultato (..) di compromessi politici,ma è il risultato della preghiera,che,pur nella diversità delle religioni,esprime una relazione con il potere supremo che sorpassa le nostre sole capacità umane.(...).
La via della pace passa,in ultima analisi,attraverso l'amore”.L'appello del Patriarca,carico di dolore,ma anche di speranza,si è concluso con”vi aspetto tutti a Gerusalemme!”
DOMENICA 27 OTTOBRE alle10.45(vedi foto) sulla piazza antistante la basilica di Santa Maria degli Angeli, Mons. Sorrentino e i Ministri Generali degli Ordini Francescani, offrendo un ramoscello d'olivo, hanno accolto S. B. Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Dott. David Rosen, International Director of Interreligious Affairs of ATC, Dott. Mohamed Sammak, Segretario Generale del Christian-Muslim Committee for Dialogue lebanese.
Successivamente, raggiunta la piazza antistante l'abbazia di san Pietro in Assisi, si è svolto un pellegrinaggio silenzioso fino alla piazza inferiore di San Francesco in ricordo di tutte le vittime del terrorismo causato dal fanatismo religioso e dai conflitti attuali in Medio-Oriente e in memoria anche dei profughi che,cercando di sfuggire ai massacri e alle distruzioni,hanno drammaticamente perso la vita in mare.Il pellegrinaggio è stato accolto con commozione dai turisti e dal popolo di Assisi che lo hanno accompagnato con un lungo applauso. Dopo il saluto di mons. Sorrentino è intervenuto S.B.Fouad Twal che ha rinnovato l'appello perchè Gerusalemme diventi città di preghiera per tutte le religioni,luogo di pace e di dialogo. Subito dopo il Rabbino David Rosen, nel suo breve e bellissimo intervento,ha sottolineato come le tre grandi religioni monoteistiche abbiano come padre comune Abramo, simbolo dell'uomo di fede,una fede fondata su un totale abbandono a Dio che coinvolge tutto l'uomo,il suo cuore,la sua intelligenza,costituendone la radice più profonda e vera. Tutte e tre le religioni monoteistiche sottolineano la relazione inscindibile tra l'amore per Dio e per l'uomo, in particolare egli ha ricordato che ogni ebreo osservante ogni giorno, due volte al giorno,recita i famosi versetti dell'antico testamento (Deuteronomio)” Ascolta Israele....” in cui Dio crea un legame indissolubile tra l'amore per Lui e il rispetto e l'amore per il prossimo.Se Dio stesso ha tracciato questo percorso per arrivare a Lui,nessuno può arrogarsi il diritto di uccidere altri esseri umani “in nome di Dio”.
Successivamente è intervenuto il dott.Mohamed Sammak, pakistano, con un interessantissimo discorso molto preciso e documentato,sul valore dato dall' Islam alla tolleranza e alla convivenza tra i popoli. Egli ha sottolineato giustamente che solo una parte dei mussulmani è di lingua e cultura araba(il più grande paese mussulmano è l'Indonesia),ha ricordato che quando il profeta Maometto scrisse il Corano, dimostrò, citandolo più volte, un grande rispetto per Cristo e per sua madre, Maria. Il mondo di religione islamica, ha precisato, non è un blocco unico come spesso viene presentato dai media,ma una realtà complessa e varia che comprende popoli di vari continenti con tradizioni, lingue e culture molto differenti.
Alla fine i tre rappresentanti hanno espresso il commovente giuramento di continuare a perseguire la strada del dialogo, della tolleranza e della pace liberando poi nello splendido cielo azzurro di Assisi delle colombe.
Queste ,dopo un volo di pochi secondi, hanno preferito tornare sul palco piazzandosi letteralmente tra le gambe dei tre relatori e non abbandonandole fino alla fine ,come per dire che la pace non vola in astratti cieli di belle parole...ma cammina umile e paziente con i piedi di uomini coraggiosi e buoni come questi uomini che rischiano la vita per la pace nel mondo.
La Frat. pellegrina con i rappresentanti delle 3 religioni abramitiche in pellegrinaggio silenzioso.
Rappresentanti della frat. pellegrina a San Ruffino
I rappresentanti s'impegnano con un giuramento per continuare il dialogo.